Martedì un tribunale sudcoreano è riuscito a ordinare la vendita dei beni appartenenti a un produttore di acciaio giapponese a seguito di un ordine di compensazione per lavoro forzato in tempo di guerra del 2018 della Corte Suprema che ha turbato i legami tra i due paesi.
Lunedì è stato l'ultimo giorno davanti al tribunale distrettuale di Daegu'La filiale di Pohang potrebbe legalmente prendere in considerazione i documenti del tribunale riguardanti il sequestro dei beni della Nippon Steel Corp., pubblicandoli sul suo sito web negli ultimi due mesi.
Si prevede che il tribunale inizi a considerare seriamente la disposizione dei beni'vendita per pagare a quattro querelanti coreani i 100 milioni di won (8,9 milioni di yen) ciascuno che la Corte Suprema ha ritenuto abbiano diritto a ricevere un risarcimento danni.
Martedì Nippon Steel ha rilasciato una dichiarazione in cui afferma che intende presentare ricorso immediato una volta che il tribunale avrà approvato il sequestro dei beni. Avrà una settimana per farlo prima che il sequestro venga finalizzato.
Si prevede che occorreranno almeno diversi mesi prima che i beni possano essere liquidati su ordine del tribunale e i proventi della vendita possano essere pagati ai ricorrenti. Ma martedì'Lo sviluppo di quest’anno ha portato i già freddi legami tra la Corea del Sud e il Giappone più vicini al precipizio.
Orario di pubblicazione: 12 agosto 2020